f
Lorem ipsum dolor sit amet, urna montes lobortis parturient.
Image Alt

Salone Calcolato

IL RECORD CHE STUPÌ TUTTI

‘È sempre stato fatto così, non si può fare diversamente’
‘La mia azienda non ne ha bisogno’

Permettimi un attimo di raccontarti una storia:

“Brooklyn, Stati Uniti, 4 giugno 2001.

Come ogni anno, sin dal 1916, a Coney Island (una zona di Brooklyn, New York) sta per iniziare il Nathan’s Hot Dog Eating Contest, la più importante competizione americana in fatto di hot dog.

La competizione ha delle regole molto semplici: ogni concorrente ha a disposizione 12 minuti durante i quali deve mangiare più hot dog possibili.

Questo è quanto.

Il campione in carica, Kazutoyo Arai detto “Il coniglio”, durante l’edizione precedente è riuscito a mangiare 25 hot dog in 12 minuti.
Giusto per essere chiari, stiamo parlando di più di 2 hot dog al minuto.

Qualcosa però, sta per cambiare.

Tra i 20 partecipanti all’edizione del 2001 si iscrive un giovanotto che arriva dal Giappone e che si chiama Takeru Kobayashi, in arte “Lo tsunami”.

Takeru riesce a mangiare ben 50 hot dog in 12 minuti, andando a stracciare il campione in carica e stabilendo il record di tutti i tempi raddoppiando letteralmente il numero di hot dog mangiati nel tempo a disposizione.
Ancora una volta, stiamo parlando di più di 4 hot dog al minuto!

Ma come ci è riuscito?

Come ha fatto un ragazzino di 23 anni a spazzare via qualsiasi record stabilito nei precedenti 85 anni?

Takeru fa una cosa che nessuno aveva mai fatto prima: separa il wurstel dal panino e li mangia separatamente. Per prima cosa ingoia i wurstel due alla volta che, senza i panini a fare da contorno, sono molto più morbidi da masticare e decisamente più facili da ingoiare.

Ma ancora più geniale è la seconda parte della sua tecnica, quella che riguarda il pane.
Takeru prende la caraffa con l’acqua (l’unico elemento extra concesso durante la competizione), utilizzata finora esclusivamente per bere tra un morso e l’altro, e inizia letteralmente a “inzuppare” il pane nell’acqua.

Questa semplice (quanto geniale) intuizione gli permette di trasformare il pane (il componente più ostico dell’intera competizione) in una poltiglia morbida che può essere ingoiata senza la necessità di masticare.”

Takeru stupisce tutti. Avversari, giudici e pubblico.

Trova una soluzione lì dove la soluzione apparentemente non c’era.

Secondo te, qual è stata la differenza tra Takeru e gli altri 19 partecipanti?

È stata la sua predisposizione mentale.
Il suo Mindset.

Takeru ha cercato nuove soluzioni. Non si è fermato al ‘non ci sono soluzioni’ oppure al ‘è sempre stato fatto così’ come gli altri partecipanti.

Ha cercato delle alternative per ottenere risultati migliori utilizzando le stesse risorse e le stesse regole di tutti.

Questo è il mindset che ogni azienda e ogni persona dovrebbe avere.

E più cerchiamo, più troviamo risposte.

Se mai iniziamo a cercare….beh, la risposta già la sai.
Ci stiamo ponendo a priori un blocco. Siamo convinti che siccome la maggior parte delle aziende fanno in quel modo allora non ci sono altre soluzioni.

Poi, tutto ad un tratto, arriva uno sconosciuto che cambia le carte in tavola, rivoluzionando il gioco.

Quel qualcuno può essere chiunque, anche te e me.

A quale problema vorresti trovare una soluzione in questo momento?

Grazie per avermi dedicato il tuo tempo.
Alberto